Si è svolto in data 26 ottobre, nell’auditorium del Centro Socio sanitario di Capannori in Piazza Aldo Moro, il convegno “La lotta al doping e all’abuso di integratori alimentari”, organizzato dal Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda USL Toscana Nord Ovest e dall’Associazione Medico Sportiva della Provincia di Lucca, come momento di approfondimento e di conoscenza dei fenomeni socio-culturali collegati al doping, degli aspetti legali e delle ricadute sulla salute di un uso improprio di farmaci e integratori alimentari, mettendo a confronto operatori sanitari, rappresentanti di enti ed istituzioni, operatori del mondo dello sport e del fitness, insieme a coloro che collaborano con società sportive, agli insegnanti, ai genitori ed agli atleti.
Hanno aperto l’incontro il sindaco di Capannori Luca Menesini e l’assessore allo sport Lucia Micheli, quindi Giovanni Cosma Volpe per l’Ordine dei Medici ed il vice direttore sanitario Asl Francesco Bellomo. Presenti anche il presidente del Panathlon Club International di Lucca Arturo Guidi e Renzo Marcinnò della Libertas, altri promotori del convegno. Nel suo intervento, l’ispettore dei Nas di Livorno Marco Notarfonso ha descritto l’attività investigativa svolta per contrastare il doping, pratica purtroppo antica e diffusa, ma anche l’utilizzo di integratori che in alcuni casi si sono rivelati essere addirittura sostanze stupefacenti a tutti gli effetti. Le azioni correttive sono diventate negli anni sempre più tecnologiche ma è la cultura generale – ha evidenziato l’ispettore Notarfonso – che deve cambiare. Il dirigente del Centro di Ricerca Alimenti e Nutrizione (CREA) e presidente della Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione Andrea Ghiselli ha ripercorso tutta la filiera delle fake news in particolare sulla nutrizione (dallo scienziato passando per il sedicente nutrizionista, il food blogger, fino a produttore e consumatore). Sono seguiti gli interventi di altri importanti relatori: Stefano Pellacani, Alberto Tomasi, Carlo Giammattei, Mario Migliolo, Fausto Bruno Morgantini, Gian Carlo Demontis, Carla Piccione e Nicola Mochi.
Dalla giornata di studio è emerso che il doping e l’uso improprio di farmaci e integratori alimentari nello sport e nelle attività fisiche costituiscono un importante problema di salute pubblica, che sta diventando un fenomeno di massa non solo tra gli atleti di alto livello, ma anche tra gli atleti amatoriali e dilettanti e tra la popolazione generale, compresi i più giovani. La diffusione delle pratiche “dopanti” risulta preoccupante non solo per la tutela della salute di tanti giovani sportivi a rischio, minacciata dal possibile ricorso a sostanze dannose, ma anche per la necessità di salvaguardare la funzione educativa che l’etica sportiva dovrebbe garantire soprattutto ai giovani.
E’ stato quindi sottolineato dai relatori che la risposta al fenomeno “doping” deve essere plurale e sinergica: occorre mettersi insieme e fare squadra per contrastare queste pratiche purtroppo molto diffuse. Sono stati anche messi in evidenza i danni per la salute delle pratiche dopanti e le novità normative in materia.