Pasta, riso, farina, legumi secchi: sono solo alcuni dei cibi che possono essere conservati in dispensa, racchiusi in confezioni o contenitori, a temperatura ambiente. Come possiamo stare sicuri che la nostra sia la dispensa giusta? Serve poco: aerazione, pulizia e scarsa umidità.
Anche per gli alimenti in scatola, che hanno tempi di conservabilità molto lunghi, è consigliabile usare alcune accortezze:
- leggere sempre sull’etichetta la data di scadenza, le norme e le raccomandazioni per la conservazione (soprattutto rispetto all esposizione all’umidità);
- pulire la parte superiore della scatola metallica in modo da evitare, al momento dell’apertura, che polvere o altro venga a contatto con il contenuto;
- una volta aperta la scatola, nel caso in cui parte del prodotto non venga consumato, è bene trasferirlo in un contenitore per alimenti, al fine di evitare il contatto con metallo ed aria, e riporlo in frigorifero.
Se all’apertura della confezione (in barattolo o in scatola) il prodotto presenta muffe, fuoriuscita di gas, bollicine, odore o consistenza non proprie dell’alimento, è bene scartarlo senza consumarlo, né assaggiarlo. L’osservanza di buone pratiche igieniche nella manipolazione degli alimenti è particolarmente importante se si considera che spesso è impossibile percepire la presenza di patogeni semplicemente all’odore o all’assaggio.
Un alimento contaminato non presenta necessariamente alterazioni di gusto, colore oppure odore percepibili. Per questo motivo un alimento conservato in modo scorretto o che ha superato la data di scadenza non va consumato né assaggiato indipendentemente dal suo stato evidente di deperimento.
La confezione di un alimento ha sempre un ruolo fondamentale: per la nostra sicurezza è molto importante verificarne sempre l’integrità al momento dell’acquisto e dopo la conservazione.
Confezioni aperte o alimenti sfusi? Si deve garantire l’idoneo isolamento dall’ambiente esterno attraverso l’utilizzo di pellicole o contenitori ermetici.