La consultazione pubblica lanciata dalla Commissione UE nell’ambito della strategia “Dal produttore al consumatore” e del piano europeo di lotta contro il cancro: come revisionare l’attuale legislazione che regola l’informazione dei consumatori sui prodotti alimentari? Quali etichette adottare?
Il dibattito in corso
Come comunicare al consumatore in maniera immediata e chiara i valori nutrizionali di un alimento lavorato? Attraverso quale infografica comunicare se un prodotto sia adatto o meno alla nostra alimentazione? La Francia e altre nazioni europee, per esempio, hanno adottato il Nutri-score, graficamente reso come un semaforo: un alto contenuto di frutta e verdura, fibre e proteine promuove un punteggio più alto (semaforo verde), mentre un alto contenuto di energia, zucchero, acidi grassi saturi e sodio si traduce in un punteggio negativo (semaforo rosso).
Questa modalità, tuttavia, ha ricevuto numerose critiche:
- per aver semplificato eccessivamente le informazioni nutrizionali e ridotto gli alimenti complessi ai singoli ingredienti;
- per aver penalizzato indebitamente gli alimenti ad alto contenuto di grassi senza distinguere tra diversi tipi di grassi, alcuni dei quali sono indispensabili per la salute umana (come i grassi insaturi e polinsaturi)
- per aver discriminato i grassi sani come l’olio d’oliva.
Di fatto, in base alle indicazioni di questo tipo di etichettatura, i consumatori possono sostituire cibi ricchi di grassi con cibi apparentemente più sani ma altamente elaborati con un Nutri-score più alto.
La posizione dell’Italia
L’Italia è attualmente in prima linea nel difendere un sistema di etichettatura alternativo in contrapposizione al Nutri-score: il sistema di etichettatura Nutrinform battery. Innanzi tutto, quest’ultimo si basa sul concetto di “porzione”, e non su valore arbitrario di 100 grammi o 100 millilitri. Questa differenza potrebbe avere degli effetti importanti sulla classificazione di alimenti: per esempio, un prodotto baluardo della dieta mediterranea come l’olio d’oliva, che non si consuma normalmente in quantità di 100 millilitri, verrebbe mostrato come tollerato in quantità controllate, e non penalizzato da una segnaletica negativa.
Il Nutrinform battery fornisce una più corretta indicazione nutrizionale, perché lascia al consumatore il compito di bilanciare i nutrienti nella propria alimentazione giornaliera.
Questo tipo di etichettatura, inoltre, non va a sostituire la classica etichetta nutrizionale sul retro del pacco, che riporta le informazioni obbligatorie (quali le informazioni nutrizionali e l’elenco degli ingredienti), ma contiene informazioni aggiuntive.
Quel che accade nella commissione UE
La consultazione pubblica lanciata della Commissione UE nell’ambito della strategia “Dal produttore al consumatore” e del piano europeo di lotta contro il cancro, riguarda quattro ambiti oggetto di revisione:
- l’etichettatura nutrizionale sulla parte anteriore dell’imballaggio/la creazione di profili nutrizionali (es. Nutri-Score),
- l’etichettatura di origine;
- l’indicazione della data di consumo;
- l’etichettatura delle bevande alcoliche.
È importante che i cittadini e i soggetti interessati esprimano il proprio parere in merito partecipando alla consultazione pubblica, che rimarrà aperta fino al 7 marzo 2022.