Cosa mangiare a giugno
Articolo di Ambra Partini - Azienda USL Toscana Sud Est


Primo mese dell’estate, Giugno riempie di nuovi colori la spesa e ci permette di incrementare la varietà della pietanze consumate scegliendo fra tante tipologie di frutta ed ortaggi estivi.

Frutta di stagione a Giugno
Albicocche, anguria, ciliegie, fichi, fragole, lampone, limone, mela, melone, nespola, pera, pesca, susina.

Verdure di stagione a Giugno
Aglio, asparagi, barbabietola, bietola, carciofo, carota, cetriolo, cicoria, cime di rapa, cipolline, fagioli, fagiolini, fave/baccelli, lattuga, piselli, pomodoro, radicchio, ravanello, rucola, zucchina.

Pesce di stagione a Giugno
Cefalo, dentice, nasello, orata, pesce spada, sardina, sogliola, spigola, tonno, triglia, gamberetto rosa, granchio, rana pescatrice, razza, ricciola, sarago, scampo, sgombro, totano.

Approfondimenti:

FAGIOLINI:
I fagiolini sono un alimento ricco di acqua e povero di energia; si prestano ad arricchire le insalate o condire primi piatti freddi, durante la stagione estiva. Apportano un buon contenuto di fibra, una porzione infatti (circa 200 g a crudo), soddisfa quasi il 25% della quantità raccomandata per un adulto. Tra i micronutrienti, interessante è il contenuto di folati, una vitamina essenziale per la crescita e la riproduzione delle cellule e per la formazione del sistema nervoso nel feto. Ben rappresentata è anche la vitamina C. In commercio si trovano facilmente fagiolini surgelati i quali, una volta cotti, perdono buona parte del loro contenuto di vitamina C. I fagiolini possono essere consumati una volta cotti sia caldi che freddi. Abbinati ad un secondo piatto, ad una porzione di cereali o pane (meglio se integrali) ed un frutto di stagione, rappresentano un pasto completo e saziante.

ALBICOCCHE:
Dal punto di vista nutrizionale le albicocche sono caratterizzate da un elevato contenuto di acqua, fibre e zuccheri semplici. Per quanto riguarda le vitamine, le albicocche contengono buoni quantitativi di vitamina C e si caratterizzano soprattutto per l’elevato apporto di vitamina A, sotto forma di beta-carotene. Questo composto è un precursore della vitamina A, altrimenti contenuta solo negli alimenti di origine animale. Tali composti sono solo alcuni delle oltre 600 molecole che rientrano nella classe dei carotenoidi, molto importanti per la salute delle ossa e della pelle, per il corretto processo visivo e per il buon funzionamento del sistema immunitario. Le albicocche possono essere consumate a fine pasto o come spuntino al fine di garantire il consumo di almeno 3 porzioni di frutta fresca al giorno. Una porzione è rappresentata da circa 150 g di frutta fresca. Con le albicocche si possono preparare anche marmellate o dessert, attenzione però a non eccedere con il consumo di dolci.

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Fonti bibliografiche:

– LARN: “Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia per la popolazione italiana”, IV Revisione, 2014
– Linee di indirizzo per la ristorazione scolastica in Toscana (DGRT n.898/2016, All. A)
– CREA: www.crea.gov.it, Tabelle di composizione degli alimenti
– “Linee Guida per una sana alimentazione”, rev 2018, CREA
– “The Alignment of Recommendations of Dietary Guidelines with Sustainability Aspects: Lessons Learned from Italy’s Example and Proposals for Future Development”, Laura Rossi 1,* , Marika Ferrari 1 and Andrea Ghiselli 2
– Agenzia Regionale per lo sviluppo e l’innovazione nel settore agricolo-forestale, http://germoplasma.regione.toscana.it/index.php
– Smart Food, IEO, Alimenti: https://smartfood.ieo.it/alimenti/
– Piramide alimentare Toscana, Regione Toscana, https://www.regione.toscana.it/piramide-alimentare-toscana/la-piramide
http://prodtrad.regione.toscana.it/index.php?option=com_content&view=article&id=526&Ite-mid=123&act=&CURTAB=1