Il 15 marzo sarà la VIII giornata del Fiocchetto Lilla dedicata ai Disturbi del Comportamento Alimentare. Questa giornata offre speranza a coloro che stanno ancora lottando e mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dei disturbi dell’alimentazione.
In Italia sono oltre 3 milioni le persone che soffrono di questi disturbi, spesso sottovalutati sia da chi ne soffre che dai familiari, ma che in realtà costituiscono una vera e propria epidemia sociale. La maggioranza delle persone colpite sono donne (95% circa), ma sono in aumento le forme maschili dei disturbi, così come sono sempre più presenti i casi in età pediatrica e dopo la menopausa. Soffrire di un disturbo alimentare comporta conseguenze negative sul piano organico e sul funzionamento psicosociale della persona, con gravi penalizzazioni della qualità di vita, limitandone le capacità relazionali, lavorative e sociali. Tuttavia, solo una piccola percentuale di persone che soffrono chiede aiuto.
Dedicare una giornata ai Disturbi del Comportamento Alimentare significa aumentare l’attenzione da parte della popolazione italiana riguardo a queste patologie che utilizzano il corpo come mezzo per comunicare un disagio ben più profondo. E’ quindi fondamentale implementare la corretta informazione intorno ai disturbi dell’alimentazione, per facilitare la comprensione dei meccanismi psico-biologici che favoriscono la malattia e diffondere la consapevolezza che questi disturbi possono essere curati attraverso una rete assistenziale orientata all’individuazione precoce del disturbo, tramite l’attivazione di percorsi riabilitativi multidisciplinari integrati specializzati. Fondamentali per il successo del trattamento sono, infatti, la diagnosi precoce della malattia ed un intervento tempestivo affidato ad un’équipe di specialisti (medico, psicologo e dietista).
Gli obiettivi della giornata nazionale contro i disturbi alimentari sono:
1) Difendere i diritti fondamentali di chi è colpito da un DCA, combattendo informazioni distorte e/o pregiudizi;
2) Sensibilizzare l’opinione pubblica, facendo conoscere la frequenza, le caratteristiche e le gravi conseguenze che questi disturbi possono avere per la salute fisica e psicologica di chi ne soffre;
3) Scoraggiare il distacco ed il disinteresse da parte di chi non è direttamente coinvolto dalla malattia;
4) Accrescere la consapevolezza a livello individuale, collettivo ed istituzionale del carattere di epidemia sociale che i DCA stanno assumendo a livello nazionale e mondiale;
5) Creare una rete di solidarietà verso chi è colpito da DCA, personalmente o in famiglia, per combatterne il disagio relazionale e il senso di abbandono e sconfiggere l’omertà che accompagna questi disturbi.
In tutta Italia, in occasione di questa giornata, vengono organizzati eventi di vario genere, come convegni, presentazioni di libri, banchetti informativi e colorazioni lilla di fontane o monumenti.