Oltre a Braccio di Ferro hanno molti estimatori. Gli spinaci sono tra i prodotti ortofrutticoli più diffusi nel mondo.
La Persia sembra sia il loro luogo d’origine e pare che siano stati portati in Europa al tempo delle crociate o dagli arabi durante le loro invasioni. Diverse sono le leggende in merito al nome: alcuni sostengono che derivi dall’italiano spinace, originato dal latino spina per il frutto spinoso, altri invece dall’arabo aspanakh, passando per lo spagnolo espinaca.
Al tempo della Signoria dei Medici gli orti di Firenze abbondavano di spinaci, tanto che quando Caterina de’ Medici sposò il futuro Enrico II (nella prima metà del Cinquecento), e divenne poi regina di Francia, esportò questa verdura “fiorentina”, insieme a tanti altri usi gastronomici.
Oggi le preparazioni “à la florentine” prevedono l’uso degli spinaci, ma bisogna aspettare il XIX secolo perché diventino un ortaggio di grande consumo, prima in Europa e poi in America.
Consigli per l’acquisto e la conservazione
Accertatevi che le foglie siano verdi ed il loro colore uniforme, che non abbiano parti scure, ingiallite o appassite e che i gambi siano forti ed integri.
Gli spinaci con stelo fiorito e cespi pieni di terra non vanno acquistati perché la qualità è scadente.Si possono conservare in frigo per 2-3 giorni in sacchetti di plastica, dopo averli accuratamente lavati e asciugati. Una volta lessati e strizzati bene possono essere congelati.
Caratteristiche nutrizionali
Gli spinaci sono famosi per il loro elevato contenuto di ferro, anche se questo viene poco assorbito dall’intestino. Per aumentarne l’assorbimento si consiglia di condirli con del succo di limone appena spremuto.
Gli spinaci posseggono anche sali minerali come il calcio (78 mg / 100 g), vitamine A, C (54 mg / 100 g) e acido folico (forniscono 31 Kcal / 100 g di prodotto).